Se nel 2002 si sposavano 270.013 italiani, nel 2006 il numero delle coppie convolate a nozze è sceso a 245.992: 192.006 i matrimoni religiosi nel 2002 e 162.364 nel 2006. Sono i dati Istat che fotografano un continuo calo dei riti, soprattutto quelli religiosi (i matrimoni civili sono passati invece dai 78.007 del 2002 agli 83.628 del 2006). Non solo: ci si sposa sempre più tardi, e aumentano gli uomini che dicono sì solo dopo i 40 anni. Alla crisi dell'istituzione matrimoniale risponde, dal 6 all'8 febbraio, la 9^ edizione del salone degli sposi e del matrimonio 'è sposi' che si terrà alla Fiera di Padova. Settemila metri quadrati di proposte, con 147 espositori veneti presenti in due padiglioni per suggerire migliaia di idee alle coppie in procinto di ''metter su famiglia''.
Organizzata dalla società padovana di eventi SDS, questa che è la 'madre' di tutte le rassegne nordestine del settore, prevede l'esposizione di abiti da cerimonia confezionati dalle sartorie per lei, per lui e per gli invitati, servizi video-fotografici, fiori, acconciature e trucchi, bomboniere, ristoranti-catering e ville, carrozze d'epoca e auto prestigiose, proposte per la luna di miele, gioielli, gruppi musicali, wedding planner (figura professionale che si occupa di organizzare l'evento dall'A alla Z), fuochi d'artificio, articoli regalo e per arredare il ''nido domestico''. E ancora centri estetici e abbronzanti, agenzie di viaggi e immobiliari, istituti di credito, assicurazioni. E una mostra nella mostra con il grande stand 'Matrimonio d'autore'' che riunisce attorno al tema del sogno una decina tra le più prestigiose aziende venete del settore, presenti con prodotti unici. Previste inoltre sfilate di alta moda con un'ottantina di capi proposti sul palco da sette modelle e concerti quotidiani.
Negli ultimi 5 anni in Italia è calato di due terzi il numero dei giovanissimi che si sposano. Se al primo gennaio 2003 all'Istat risultavano coniugati 36 maschi di 16 anni e 125 loro coetanee, alla stessa data del 2008 i sedicenni sposati erano 8 maschi e 45 femmine: numero quasi identico a quello del 2007. Il numero assoluto dei mini sposi è molto basso se si pensa che i ragazzi di quell'età sono 304.356 e le ragazze 287.136: quindi si sposa a 16 anni lo 0,01% dei maschi e lo 0,04% delle femmine. La regione con i matrimoni più precoci è la Campania, dove risultano sposati a 16 anni 11 ragazze e 2 ragazzi; seguono la Lombardia con 10 ragazze, il Veneto con 5, il Piemonte con 4 femmine e 2 maschi e poi con 2 femmine Sardegna, Abruzzo, Liguria, Emilia Romagna. Le regioni in cui invece ci si sposa più tardi sono Valle d'Aosta e Basilicata, con solo una sposa di 17 anni.
Per trovare il maggior numero di italiani sposati bisogna guardare i 43enni: a quell'età infatti i maschi coniugati sono 380.284, ossia il 75,3% degli uomini di 43 anni; e le femmine 396.635, cioè il 79,1% delle donne di quella età. Poi comincia la fase decrescente. All'1 gennaio 2008 la fotografia delle famiglie italiane era la seguente: su 50.659.311 residenti di età superiore ai 15 anni, 29 milioni 835.921 erano gli sposati (compresi i separati).
Gli uomini di 100 e più anni ancora sposati (al 1° gennaio 2008) sono soltanto 611 su un totale di 2.287 centenari e le donne 427 su 10.301 over 100. Il resto della popolazione centenaria è composta, oltre che da celibi e nubili, da vedovi.
Negli ultimi 5 anni il numero dei divorziati è passato dall'1,48% all'1,96% della popolazione italiana di età superiore ai 15 anni: erano 721.710 nel 2003 e sono saliti a 995.059 nel 2008, a fronte di una popolazione cresciuta (in questa fascia di età) di due milioni di unità. Al 1° gennaio 2008 i più giovani divorziati avevano 17 anni lei e 18 lui.
La sentenza della Cassazione
Non occorre avere un lungo matrimonio alle spalle per aver diritto all'assegno di mantenimento dall'ex marito. Anche dopo nozze lampo e non consumate, è diritto del coniuge essere mantenuto dall'ex. Questo è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione che, confermando la sentenza d'appello, ha concesso 250 euro mensili di alimenti a una signora bolognese che aveva deciso di lasciare il marito dopo soli sette giorni dal fatidico sì.
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