venerdì 19 dicembre 2008

Abiti da sposa equosolidali

Vestire ecologico e allo stesso tempo trendy, equo solidale, originale e ricercato oggi è una realtà ma, a volte, non accessibile a tutti i portafogli.

Dall'11 al 13 Aprile alla Fiera di Milano si svolgerà la quinta edizione di "Fà la cosa giusta " dove operatori del settore esporranno camice, pantaloni, gonne,vestiti da sposa equo solidali ma anche gioielli,borse,scarpe e accessori vari realizzati con materiali naturali, cotone biologico, ecopelle e materiali di scarto e riciclo come pezzi di legno, pezzi di corteccia e indumenti usati, plastica, tubi, cinture di sicurezza, bulloni e molto altro ancora.

Nell'ambito della Fiera, verrà presentata la prima collezione degli abiti da sposa " Made in Dignity " disegnati in Italia e realizzati in maniera eco solidale nel laboratorio " L' orlo del mondo " a Calcutta in India. Gli abiti, possono essere visionati e provati nell'atelier di Milano in Ripa di Porta Ticinese 47 o in altri punti vendita sparsi su tutta la penisola, nelle botteghe che hanno scelto di sostenere e distribuire il progetto del primo marchio di abbigliamento equo solidale.

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giovedì 18 dicembre 2008

Eco Chic Wedding & Home Show 2009

Se siete tra quel sempre più crescente numero di persone che stà o ha già intrapreso la strada dell'ecologia questa sarà la primissima Fiera "Eco Chic" per Matrimoni Ecosolidali che si svolgerà Domenica 8 marzo 2009 nel cuore dell 'Inghilterra.

La "Eco Chic Wedding & Home Show 2009" si terrà nella splendida cornice del Giardino Botanico di Birmingham.

Tutto ciò che una coppia con una sensibilità ambientale potrebbe desiderare. L'evento vi permetterà di scoprire tutto ciò che serve per il tuo Matrimonio etico: Vestiti, accessori, fotografia, fiori, regali, destinazioni per lune di miele, torte e molto molto di più.

Sarà l'occasione perfetta per vedere, toccare, assaggiare e provare prima di acquistare tutti gli elementi essenziali per il vostro grande giorno.

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Ethycal Wedding

Mi sposo in Verde: Nuovi riti Emissioni zero per gli ospiti, catering e liste di nozze bio, lune di miele solidali. Le solide basi di un matrimonio ecologico

Alcuni esempi ?

L'abito? In fibra di banano - il menù del ricevimento deve essere bio, con prodotti locali e di stagione. Stesso discorso per il vino. Anche i fiori vanno scelti biologici e acquistati da un fornitore del luogo per ridurre l'impatto del trasporto. Si possono scegliere prodotti del commercio equo e solidale, come quelli di Max Havelaar (www.maxhavelaarfrance.org), fiori secchi o in tessuto. - Per il vestito della sposa, le più indicate sono le fibre naturali: soia, lino, cotone biologico, lana, sisal e fibra di banano. La Coldiretti assieme a Nature Works LLC ha presentato un abito da sposa prodotto con fibra derivata completamente dal granoturco (nel sito www.ingeofibers.com/ingeo/partners.asp si possono trovare i partner italiani di Nature Works).

Per l'uomo completi in lino o cotone. Indicazioni sull'origine dei tessuti su www.sustainablecotton.org o su www.organiccottondirectory.net. - Al posto delle bomboniere si possono scegliere piccole piante, borse in tessuto bio o prodotti gastronomici sempre organici, naturalmente. Per i doni degli sposi, invece, i più integralisti chiedono contributi per progetti di riforestazione (www.thegreenguide.com), ma ci sono anche liste ecologiche con lampade a basso consumo, lenzuola e asciugamani in cotone bio, materassi senza prodotti chimici... Su ecomall.com e greenguide.com si trovano suggerimenti interessanti.

Per la luna di miele abbondano i siti che promuovono l'ecoturismo (come www.mappaecoturismo.it o www.ecoturismo-italia.it) con itinerari speciali in Italia e all'estero. Per chi vuole organizzare da solo il viaggio, non bisogna dimenticare che l'aereo inquina più delle navi, che inquinano più dei treni. Ricicla la fede della nonna - Partecipazioni. Gli ecologisti approvano quelle in carta riciclata al 30%, magari inserendo qualche elemento simbolico, come fiori o semi. La distribuzione dovrebbe avvenire di persona, meglio ancora a piedi o in bici. Meno romantica, ma più utile alla causa la partecipazione via e-mail. - Attenzione alle fedi: per quanto piccole o discrete, hanno un impatto sull'ambiente. Da preferire l'argento: ha costi ambientali inferiori all'oro, che per essere estratto può riversare nell'acqua cianuro e mercurio. L'alternativa: riciclare anelli d'oro di famiglia. Meglio ancora: la fede della nonna. - la Location per la cerimonia dovrebbe essere il più vicino possibile all'abitazione della maggior parte degli invitati, in modo da ridurre al minimo gli spostamenti e l'inquinamento. Si tratta di un lavoro di pianificazione che può essere agevolato da alcuni semplici programmi che calcolano le emissioni di CO2 di chi si sposta in auto, o ancor peggio, in aereo. Online se ne trovano alcuni come www.actioncarbone.org/main_fr.php, in inglese e francese.

Comunque consigliare sempre agli invitati treno e car sharing. - Il cocktail e la festa devono essere organizzati vicino alla chiesa o al Comune. Se le distanze non permettono di andare a piedi, i siti specializzati in nozze verdi consigliano il tandem (con gli sposi alla testa di un plotone di invitati-ciclisti) - il calesse o anche il cavallo. In città esiste il solito car sharing o un bus, possibilmente elettrico o a idrogeno, da affittare chiedendo informazioni all'azienda di trasporti locale.

Un ecoparty ideale deve essere immerso nella natura, o in qualche centro gestito da organizzazioni senza fini di lucro - magari consacrati alla causa - come i parchi naturali. Soluzione ancora più originale, un museo. In Svizzera, per esempio, il Museo Olimpico di Losanna www.olympic.org

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mercoledì 17 dicembre 2008

Ethical Diamond

E' nata a Milano la prima linea di diamanti etici, estratti, lavorati e commercializzati nel pieno rispetto dei diritti umani. Un'alternativa concreta per chi ritiene che la dignità delle persone e dei popoli e la salvaguardia dell'ambiente rappresentino l'obiettivo e la condizione principale di un'economia sostenibile.

Nonostante venga spesso taciuto il problema della gemme sporche di sangue il cui commercio serve ad alimentare guerriglie e abusi dei diritti umani non è solo un brutto ricordo passato, anzi è all'ordine del giorno tanto da divenire soggetto di "The blood diamond", plurinominato film con Leonardo Di Caprio uscita nelle sale italiane dal 26 gennaio 2007.

Il lancio del film ha fatto si che tornasse alla ribalta l'interesse verso gli Ethical Diamond la prima linea di diamanti estratti, lavorati e commercializzati nel pieno rispetto dei diritti umani e dell'ambiente.

Per la prima volta nel mercato dei diamanti se ne può controllare la provenienza, grazie a un numero di serie e un logo incisi al laser scongiurando così il finanziamento di loschi affari e terrorismo.

Si tratta di diamanti provenienti dal Canada e, precisamente, da una miniera situata nello stato dei Territori del Nord Ovest. La miniera basa la sua attività su alcune priorità tra cui:

  • la sicurezza dei lavoratori;
  • l'instaurazione di un rapporto corretto e rispettoso con le popolazioni locali;
  • un alto grado di responsabilità ambientale.

Gli Ethical Diamond sono pietre uniche in Italia, perché vendute dalla Gioielleria Belloni con tre importanti garanzie:

  • la prima ne certifica l'origine, attraverso un numero di serie e un logo (il Canadamark) e la "foglia d'acero" simbolo del Canada, incisi al laser sulla pietra stessa. Ed è proprio questa la vera rivoluzione nessun diamante al mondo si conosceva, fino ad ora, la provenienza;
  • la seconda attesta che tutta la filiera, dall'estrazione alla vendita, aderisce al "Canadian Diamond Code of Conduct", un severo codice di condotta stipulato dal governo canadese che deve essere obbligatoriamente rispettato sia da chi estrae sia da chi vende le pietre in questione; e, infine, la terza (comune anche agli altri diamanti) ne certifica purezza, peso e colore.

Grazie a questo sistema gli ethical diamond superano la convenzione ONU (Kimberly Process) che pur regolamentandone il commercio non si pone come risolutiva in quanto non garantisce in alcun modo il rispetto reale dei diritti di indigeni e lavoratori, ma solo che i Paesi estrattori e con cui si commercia non sono in guerra.

Inoltre, a causa dell'inesistenza di controlli indipendenti e sovranazionali, viene più volte violata.

Il progetto Ethical Diamond ha ricevuto anche una menzione speciale nell'ambito del Premio San Bernardino 2006 riservato alle migliori campagne pubblicitarie di comunicazione sociale

La Gioielleria Belloni, inoltre, devolve una royalty del 5% a Soleterre Onlus. In particolare, "ethical diamond" si schiera al fianco della campagna "Il Solitario", che ha l'obiettivo di sostenere 700 bambini in Sierra Leone e Costa d'Avorio all'interno di 4 case famiglia che erogano servizi sanitari, educativi e sociali. Il legame fra il diamante etico e il progetto è evidente anche semplicemente leggendo lo slogan della campagna: "In Africa c'è un diamante a cui non è concesso brillare. E' un bambino orfano di guerra".


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martedì 16 dicembre 2008

A Natale dichiaratele il vostro amore


Regalare un orsetto di peluche a Natale poterebbe sembrare un po' fuori moda. Il nuovo Sweet Talking Bear rinnova l'immagine dell'orsetto di pelcuhe e vi permette di fare gli auguri più originali.

Su ogni orsetto potete registrare un messaggio di 10 secondi per far dire all'orsetto quello che non riuscite a dire nella realtà. L'idea giusta per chi decide finalmente di confessare il proprio amore, per chi vuol fare una proposta di matrimonio originale (e non ha i soldi per un Trilogy) e per tutti i timidi patologici.

L'orsetto di peluche parlante è in vendita su I Want One of Those a 14,99£. (circa 16,80 €)


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Fede personalizzata



"Con questo anello io ti sposo", si potrebbe dire "con questa impronta io ti sposo", nel caso degli anelli che vedete in foto.

Le fedi, classico simbolo di vincolo matrimoniale, diventano più che personalizzate, addirittura uniche, perché recano non più la data e i nomi dei promessi, o addirittura, per i più audaci, il design personalizzato scelto in oreficeria, ma l'impronta digitale dei due innamorati che si giurano amore eterno.

La creatrice si chiama Camille Hempel e il progetto, realizzato naturalmente su richiesta, si chiama Fingerprint.


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